Il presidente Donald Trump ha rinnovato in un’intervista a Nbc la minaccia di ricorrere alla forza militare per annettere la Groenlandia. “Non lo escludo – ha detto – Non dico che lo farò, ma non escludo nulla”. Lo riporta la CNN. “Abbiamo un disperato bisogno della Groenlandia”, ha detto Trump. “La Groenlandia è composta da una popolazione molto piccola, di cui ci prenderemo cura, e la ameremo, e tutto il resto. Ma ne abbiamo bisogno per la sicurezza internazionale”. Ha aggiunto che dubita che ciò accada, ma che la possibilità esiste “certamente”
Trump torna a far parlare di sé con una serie di annunci destinati a scuotere politica interna e relazioni internazionali. In un messaggio pubblicato su Truth, il presidente americano ha dichiarato di aver ordinato la ricostruzione e la riapertura del carcere federale di Alcatraz, chiuso da oltre sessant’anni. “Ospiterà i criminali più spietati e violenti d’America”, ha scritto, specificando che la struttura sarà “sostanzialmente ampliata”.
Sempre sui social, Trump ha annunciato l’intenzione di introdurre una tariffa del 100% su tutti i film prodotti all’estero e distribuiti negli Stati Uniti. “Vogliamo film realizzati in America, di nuovo!”, ha affermato, denunciando quella che definisce “una minaccia per la sicurezza nazionale”. Secondo il presidente, l’industria cinematografica americana “sta morendo molto velocemente” a causa degli incentivi offerti da altri Paesi per attrarre registi e studi lontano dagli Stati Uniti.
Nel corso di un incontro con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, Trump ha confermato di aver proposto al Messico l’invio di truppe statunitensi per combattere i cartelli della droga. Ha poi criticato la presidente messicana Claudia Sheinbaum: “È una donna adorabile, ma ha così tanta paura dei cartelli che non riesce nemmeno a pensare lucidamente”.
Trump ha inoltre escluso un imminente colloquio con il presidente cinese Xi Jinping, pur precisando che “la Cina e il nostro popolo stanno parlando di diverse cose”. Ha poi commentato il trasferimento di Mike Waltz dalla guida del Consiglio per la Sicurezza nazionale (Nsa) al ruolo di ambasciatore Usa all’Onu, definendolo “un miglioramento”. “Non ho perso fiducia in lui – ha aggiunto – personalmente preferisco quell’incarico all’altro”.
Sul fronte economico, il presidente ha anticipato la possibilità che vengano raggiunti nuovi accordi commerciali già in settimana, specificando tuttavia che “sarò io a definire dazi e condizioni”. Quanto alla politica migratoria, ha ribadito la necessità di accelerare le nomine giudiziarie e ha criticato l’attuale sistema: “Abbiamo bisogno di giudici che non pretendano di fare un processo per ogni singolo immigrato illegale. Con milioni di arrivi, servirebbero milioni di processi, è impossibile”.
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