ANSA – di Alessandra Magliaro.
Pikachu, ma anche Rosso, Verde, Cynthia, Cenere, Misty, Brock e decine di altri : perchè alla vigilia del trentesimo anno fanno ancora impazzire mezzo mondo? La domanda sul fenomeno Pokemon, l’universo enorme dei personaggi ideati dal giapponese Satoshi Tajiri, è lecita perchè d’accordo è una serie di videogiochi arcinota, una serie tv d’animazione, una app con le sue espansioni in cui si gioca ovunque, un mondo di carte da collezione, una property ossia un marchio miliardario che ha decine di collaborazioni dall’abbigliamento alla cartoleria, ma addirittura è esondato nella cronaca nera visto che in nome delle preziose carte collezionabili Pokemon si fanno truffe e scippi come accaduto di recente in alcune città italiane.E’ davvero il caso di dire ‘Tutti pazzi per i Pokemon’. C’entra la nostalgia, il fattore irresistibile del collezionismo, l’attrazione enorme per tutto quello che arriva dal Giappone e dall’Asia in generale (vedi le bambole Labubu): in quasi 30 anni Pokemon si è evoluto fino a diventare uno dei più influenti nel settore dell’intrattenimento, con un posto d’onore nella cultura pop e nei media mainstream.
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