Ucraina, telefonata tra Zelensky e Trump. ‘Se ferma la guerra a Gaza può fermare anche Mosca’ – Notizie – Ansa.it

Ucraina, telefonata tra Zelensky e Trump. ‘Se ferma la guerra a Gaza può fermare anche Mosca’ – Notizie – Ansa.it


Telefonata tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump. “Ho parlato con il presidente Trump. Una buona conversazione, molto produttiva. Mi sono congratulato per il successo e l’accordo per il Medio Oriente che ha effettivamente ottenuto, ed è un risultato forte. E se si riesce a fermare la guerra in quella regione, sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa guerra russa”. Così il presidente ucraino Voldymyr Zelensky su Telegram. “Ho informato Trump degli attacchi russi alla nostra energia. Grato per la disponibilità a sostenerci. Abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi al riguardo. Ci sono buone opzioni”. 

 “Ci sono buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente”, sostiene il leader ucraino. “È necessaria la disponibilità dei russi a partecipare a una vera diplomazia. Grazie alla forza questo può essere garantito. Grazie, signor Presidente!”, sostiene Zelensky. 

Trump e Zelensky hanno parlato della possibilità che l’Ucraina ottenga i missili a lungo raggio Tomahawk, che consentirebbero a Kiev di colpire la Russia più profondamente nel suo territorio. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali la conversazione telefonica fra i due leader è durata circa 30 minuti. 

Gli ucraini hanno colpito ancora in profondità in territorio russo, attaccando e incendiando una raffineria di petrolio della Bashneft-Unpz a Ufa, capoluogo della repubblica della Baschiria, a nord del Kazakistan, a 1.400 km di distanza dal fronte ucraino. Lo scrive Ukrinform, citando una fonte informata dell gruppo per le operazioni speciali del servizio di sicurezza Ssu, che avrebbe condotto il raid mirato con un drone. Una nuova operazione nella strategia ucraina di colpire la Russia sulla vitale produzione di idrocarburi, che secondo Kiev è già menomata del 20% circa. “Questo è il terzo attacco in profondità dell’Ssu in Bashkiria nell’ultimo mese, a 1.400 chilometri dall’Ucraina. Attacchi di questo tipo dimostrano che non ci sono luoghi sicuri nelle retrovie della Federazione Russa. L’Ssu può raggiungere qualsiasi obiettivo in territorio nemico che operi contro l’Ucraina”, ha sottolineato la fonte a Ukrinform. 

 

 

Almeno due persone sono morte nella regione settentrionale di Chernihiv, in Ucraina, a seguito di attacchi di droni russi nella notte. Le forze di difesa ucraine hanno reso noto di aver abbattuto 54 droni, di cui 40 del tipo Shahed, su un totale di 78 lanciati da Mosca. Nonostante ciò, almeno 21 droni sono riusciti a colpire sei diverse località, riferisce l’aeronautica militare di Kiev su Telegram, citata da Ukrinform. Secondo la stessa fonte, un drone russo ha centrato il veicolo di un elettricista nella comunità di Semenivka, nella regione di Chernihiv, provocando la morte di due persone.

Nella regione meridionale di Odessa, raid notturni russi con droni hanno colpito centrali e altre infrastrutture elettriche, lasciando senza corrente 44 insediamenti. I servizi di emergenza, citati dall’Ukrainska Pravda, hanno riferito di incendi scoppiati in un impianto energetico e in un complesso alberghiero e di ristorazione di tre piani a Odessa. Due persone sono state tratte in salvo, mentre una donna di 47 anni è rimasta ferita.

L’elettricità è stata ripristinata sulla riva sinistra del fiume Dnipro, a Kiev, dopo il massiccio attacco russo nella notte tra giovedì e venerdì. La compagnia energetica Dtek, la più grande del Paese, ha comunicato che i lavori proseguono per ripristinare completamente la fornitura di energia. “A Kiev la riva sinistra è tornata ad avere elettricità. Continueremo a lavorare finché ogni famiglia non avrà di nuovo luce. Grazie per la pazienza e il sostegno”, ha dichiarato l’azienda. Le centrali termoelettriche di Dtek erano state gravemente danneggiate nell’attacco. Secondo l’Ukrainska Pravda, alle 19 di ieri era già stato completamente ripristinato anche l’approvvigionamento idrico in tutti i quartieri della capitale.

 I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto e intercettato 42 droni ucraini nelle regioni durante la notte, ha fatto sapere il ministero della Difesa russo, riportato dalla Tass.
“Nella notte scorsa, dalle 23 (ora di Mosca) del 10 ottobre alle 07 (ora di Mosca) dell’11 ottobre, 42 droni ucraini sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio: 19 droni sul territorio della regione di Volgograd, 15 droni sul territorio della regione di Rostov, tre droni sul territorio della regione di Ul’janovsk, due droni sui territori della regione di Voronezh e della Repubblica del Bashkortostan e un droni sul territorio della regione di Saratov”, si legge in una nota. 

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