Un altro casco blu è stato ferito nel sud del Libano, è il quinto in due giorni – Mondo – Ansa.it

Un altro casco blu è stato ferito nel sud del Libano, è il quinto in due giorni – Mondo – Ansa.it


17:30

Fonti, il militare Unifil ferito sarebbe indonesiano

Non è un militare del contingente italiano il casco blu dell’Unifil ferito la scorsa notte a Naqoura, nel sud del Libano. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate della sicurezza, il peacekeeper ferito sarebbe indonesiano, la stessa nazionalità dei due militari colpiti e rimasti feriti due giorni fa quando un carro armato israeliano ha sparato contro una torretta di osservazione, sempre alla base di Naqoura.

17:11

Libano, 9 morti per i raid israeliani contro due villaggi

Il ministero della Sanità libanese ha affermato che gli odierni attacchi israeliani contro due villaggi, uno a nord di Beirut e l’altro a sud della capitale, hanno ucciso almeno nove persone. In un “attacco nemico israeliano a Maaysra”, un villaggio a maggioranza islamica sciita in un’area montuosa a maggioranza cristiana a nord di Beirut, sono morte “cinque persone e altre 14 sono rimaste ferite”, ha precisato il ministero in una nota, aggiungendo che altre “quattro persone sono state uccise e altre 14 ferite” in un altro “attacco nemico israeliano” su Barja, nel distretto di Shouf, a sud della capitale.

15:30

Unifil, ferito un altro casco blu nel sud del Libano. E’ il quinto in due giorni

Un altro casco blu è stato ferito nel sud del Libano, è il quinto in due giorni. Lo fa sapere l’Unifil.

“Ieri sera, un peacekeeper presso il quartier generale dell’Uifil” a Naqura “è stato colpito da colpi di arma da fuoco a causa di attività militari in corso nelle vicinanze… Non conosciamo ancora l’origine del colpo”, si legge in una nota in cui si precisa inoltre che le condizioni del peacekeeper sono “stabili”. Gli scontri fra Israele e Hezbollah nel sud del Libano hanno inflitto “molti danni” alle postazioni dell’Unifil. Lo ha detto il portavoce dei Caschi Blu Andrea Tenenti.

“Proprio ieri sera, sulla posizione delle forze di peacekeeping ghanesi, appena fuori, l’esplosione è stata così forte che ha distrutto alcuni dei container all’interno in modo molto grave”. Lavorare è “molto difficile perché ci sono molti danni, anche all’interno delle basi”, ha aggiunto.

14:38

Iran, colpiti da cyberattacco anche agli impianti nucleari

 L’Iran denuncia di aver subito un massiccio cyberattacco. “La quantità di attacchi informatici pesanti, che si sono verificati sui tre rami del governo, della magistratura e del parlamento, così come sull’industria nucleare, sono senza precedenti ed enormi”, ha detto l’ex segretario del National Virtual Space Center Abolhassan Firouzabadi, citato dai media locali. “Durante gli attacchi è stata rubata una grande quantità di informazioni”, ha aggiunto Firouzabadi, senza menzionare la data degli attacchi.
Tra gli obiettivi – ha continuato – anche reti di distribuzione e trasporto di carburante, municipalità e porti. 

14:36

Wfp, a Gaza nord non arrivano aiuti alimentari dal primo ottobre

 “L’escalation di violenza nel nord di Gaza sta avendo un impatto disastroso sulla sicurezza alimentare. Nessun aiuto alimentare è arrivato nel nord dal 1° ottobre”, è il World Food Programme (Wfp), l’agenzia dell’Onu per la sicurezza alimentare., a lanciare l’ennesimo allarme su Gaza con questo post sul suo profilo X, in cui aggiunge: “Non è chiaro per quanto dureranno le scorte alimentari rimanenti del Wfp nel nord, già distribuite a rifugi e strutture sanitarie”.

12:19

Idf, allarmi stanno suonando ad Haifa per il lancio di missili 

Le sirene stanno suonando nella città di Haifa e nei dintorni per l’arrivo di missili dal Libano. Contemporaneamente, riferisce l’Idf, gli allarmi sono scattati nell’Alta Galilea.

11:36

Gaza: bombe israeliane su Jabalya, 22 morti

Almeno 22 persone sono state uccise dai bombardamenti israeliani la notte scorsa sulla città di Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza: lo ha reso noto il direttore dei servizi di emergenza locali, Fares Afana. I corpi delle vittime sono stati trasferiti all’ospedale di Al-Ahli. Lo riporta la Cnn. Oltre ai morti ci sono anche feriti e “un certo numero di dispersi ancora sotto le macerie”, ha aggiunto Afana. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito che diversi raid aerei hanno colpito nella notte un quartiere densamente popolato di Jabalya. La Wafa ha parlato di almeno 30 feriti e 14 dispersi.

09:53

Tajani, su Unifil vogliamo sapere cosa è successo

Sull’attacco israeliano all’Unifil, “vogliamo sapere se è stata una scelta politica o di militari sul terreno. Perché i nostri militari non sono terroristi di Hezbollah. e noi siamo amici di Israele. Aspettiamo risposte dall’inchiesta israeliana”: lo ha detto intervenendo alla festa de Il Foglio il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani. “Sono settimane che chiediamo garanzie al governo israeliano – ha proseguito – e ci sono state date assicurazioni”, ma “troppe volte ci sono stati attacchi contro i militari dell’Unifil, ci sono stati feriti”. “I militari italiani non si toccano”, ha ribadito.

09:48

Media Israele, nessun attacco Hezbollah a base Idf vicino Haifa

Hezbollah ha comunicato di aver lanciato alle 6 del mattino, ora locale, una raffica di razzi contro una base militare nel sud di Haifa, ma nell’area non sono suonate le sirene né ci sono segnalazioni di attacchi. Lo riportano i media israeliani. Inoltre non ci sono stati avvisi del comando del fronte Interno dell’Idf all’ora in cui – secondo Hezbollah – ci sarebbe stato l’attacco.

09:39

Libano, ’60 morti e 168 feriti nelle ultime 24 ore’

Il ministero della Sanità libanese ha annunciato che 60 persone sono state uccise e altre 168 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani delle ultime 24 ore: lo riporta Al Jazeera. Il bilancio complessivo delle persone uccise e ferite in Libano nell’ultimo anno di conflitto tra Israele ed Hezbollah sale così rispettivamente a 2.229 e 10.380, ha aggiunto il ministero. Il Libano ha registrato anche 57 attacchi aerei e bombardamenti nelle ultime 24 ore, per lo più concentrati nel sud del Paese, nella periferia meridionale di Beirut e nella valle della Bekaa.

08:43

‘Iran nervoso, contatti in MO per ridurre la portata dell’attacco dell’esercito israeliano

Il governo iraniano è “estremamente nervoso” ed è impegnato in “urgenti sforzi diplomatici” con i Paesi del Medio Oriente per valutare se è possibile ridurre la portata della risposta di Israele al suo attacco missilistico di inizio ottobre o – in caso contrario – aiutare a proteggere Teheran: lo hanno dichiarato fonti iraniane alla Cnn. L’ansia dell’Iran deriva dall’incertezza sulla possibilità che gli Stati Uniti riescano a convincere Israele a non colpire i suoi siti nucleari ed i suoi impianti petroliferi, oltre al fatto che la sua più importante milizia per procura nella regione – Hezbollah – è stata notevolmente indebolita dalle operazioni militari israeliane delle ultime settimane. Gli Stati Uniti si sono consultati con Israele su come intende rispondere all’attacco iraniano dell’1 ottobre e i funzionari statunitensi hanno chiarito che non vogliono che l’Idf prenda di mira i siti nucleari o i giacimenti petroliferi iraniani. Il presidente Joe Biden ha parlato con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mercoledì, la loro prima conversazione in quasi due mesi, dicendogli che la risposta di Israele dovrebbe essere “proporzionale”. Anche gli alleati statunitensi del Golfo – tra cui gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein e il Qatar – hanno espresso a Washington la loro preoccupazione per un potenziale attacco alle strutture petrolifere iraniane, che potrebbe creare impatti economici e ambientali negativi per l’intera regione, ha detto un diplomatico arabo all’emittente tv statunitense.

07:50

Hezbollah, ‘attaccata base Idf vicino ad Haifa’

Hezbollah afferma di aver lanciato un attacco missilistico contro una base dell’esercito israeliano (Idf) vicino ad Haifa, nel nord del Paese.

Il movimento filo-iraniano ha reso noto in un comunicato di aver bombardato con “una salva di missili una base situata a sud di Haifa, colpendo una fabbrica di materiali esplosivi”.



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