In campo l’andata della seconda semifinale di Coppa Italia, Fiorentina-Atalanta 1-0 DIRETTA. Gol di Mandragora al 31′.
La vigilia:
Scivolata al decimo posto in classifica dopo la sconfitta interna con il Milan e i successi delle rivali nell’ultimo turno di campionato, la Fiorentina si tuffa sulla Coppa Italia per cercare di ripartire e provare attraverso questa competizione (altra sarà la Conference) ad arrivare in Europa e possibilmente con un trofeo. Così la semifinale d’andata con l’Atalanta di domani al Franchi, in una gara nel ricordo del direttore generale viola Joe Barone scomparso il 19 marzo per un malore che lo aveva colpito a poche ore dalla partita di campionato con i nerazzurri a Bergamo, diventa una tappa fondamentale del percorso fin qui discontinuo della squadra di Vincenzo Italiano.
“C’è tanto orgoglio per il percorso finora fatto in una competizione che ci vede ancora una volta protagonisti – ha dichiarato il tecnico viola attraverso i canali del club – e vogliamo cercare di condirlo con qualcosa di straordinario.
L’Atalanta però è una squadra forte, in salute, come sempre sarà una battaglia in cui dovremo farci trovare pronti e cercare di essere perfetti fra andata e ritorno”. L’anno scorso la Fiorentina riuscì ad approdare in finale perdendola poi 2-1 con l’Inter, stesso risultato di quella persa qualche giorno dopo in Conference League contro il West Ham.
“Voglia di rivincita? Il cammino nelle coppe è sempre complicato – ha sospirato Italiano sempre più accostato per il futuro al Napoli – Quando sei in semifinale devi sbagliare il meno possibile e avere concretezza in attacco”. Determinante a suo dire si rivelerà ancora una volta il pubblico, ventimila i biglietti finora venduti. “Quando i nostri tifosi cominciano a spingere ci trasmettono l’energia per andare oltre i nostri limiti. Con il loro supporto tutti danno tutto, il massimo. Mi auguro che anche domani sera siano in tanti a spingerci per aiutarci a ottenere un grande risultato”.
Tornano a disposizione dell’allenatore sia Jack Bonaventura, reduce dalla squalifica, sia il portiere Christensen dopo un lungo stop in seguito ad un intervento al ginocchio. L’unico viola al momento in dubbio, come ha spiegato l’allenatore, è Martinez Quarta, che è ancora alle prese con qualche acciacco: al suo posto si candida Ranieri mentre a centrocampo potrebbe rientrare il brasiliano Arthur dopo la recente esclusione con il Milan. Fra i viola più attesi c’è sempre Nico Gonzalez a caccia di un gol per rilanciarsi dopo un periodo grigio.
L’Atalanta, nella semifinale d’andata di Coppa Italia con la Fiorentina, una replica del lasciapassare del 2019 per la prima di due finali targate Gian Piero Gasperini contro Lazio e Juventus, è alle prese col primo obiettivo stagionale.
“Un trofeo ‘fattibile’ e l’unico conquistato dalla società, nel lontano 1963 – la premessa dell’allenatore nerazzurro alla vigilia -. Non ho mai creduto di poter competere per la Champions, anche se qualificarsi dà vantaggi economici, né per lo scudetto contro squadre che fanno 90 o 100 punti”.
I bergamaschi soffrono due defezioni in campo e quella per squalifica, di ben due giornate, del loro stesso responsabile tecnico, espulso verso la fine del primo tempo nella precedente eliminatoria del 10 gennaio a San Siro.
“Dalla tribuna si vede meglio, in panchina ci va un amico come Tullio Gritti. Dispiace dover saltare entrambe le sfide per i fatti nel quarto di finale col Milan, in cui avevo reclamato l’intervento del Var per lo scontro in area da trauma cranico tra Gabbia e De Roon”, ricorda Gasperini.
“Scalvini ne avrà per un po’ di settimane, ma si pensava che la stagione fosse a rischio. Per De Ketelaere se ne riparla in vista di Cagliari”, ha aggiunto l’allenatore nerazzurro.
Uno abituato a vivere di certezze: “A parte la solidità di uomini che dall’alto rendimento con grande continuità, come Hien che a gennaio ha completato una difesa allora in difficoltà, la differenza la stanno facendo e devono continuare a farla gli attaccanti”.
Oltre al belga, citazioni per i protagonisti nel 3-0 a Napoli sabato scorso, Miranchuk e Scamacca, oltre che per Lookman, “mentre aspettiamo Touré, a segno due volte in due partite col Mali”, senza scomodare Koopmeiners che torna dal 1′ dietro le punte nel consolidato 3-4-1-2.
Rispetto alla trentesima di campionato, Holm e Ruggeri si prenotano in corsia al posto di Hateboer e Zappacosta, mentre tra i pali dovrebbe accomodarsi il portiere di coppe Musso al posto di Carnesecchi “che fa parate decisive, ma dovrebbe mettersi l’ammorbidente sui piedi”, scherza Gasperini.
“Conservo i dubbi in due o tre ruoli”, l’aggiunta dell’uomo al comando. Che dietro ha scelte quasi obbligate come Djimsiti e Kolasinac. Il resto è un insieme di cifre e orgoglio: “Siamo alla quarta semifinale di Coppa Italia negli ultimi sei anni. E ad aprile, di tutte le squadre italiane, solo la Fiorentina e noi siamo in corsa su tre fronti”.
Coi viola i bergamaschi hanno anche il precedente della doppia finale persa nel 1996 e, più recentemente, l’eliminazione nel 2020 e 2022, rispettivamente nell’ottavo di Firenze e nel quarto di finale a Bergamo in gara secca.
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