L’oro brucia l’ennesimo record dopo che ieri il numero uno della Fed, Jerome Powell, ha preso tempo sul taglio dei tassi. Il contratto del metallo con consegna a giugno è salito in nottata fino a 2.322 dollari l’oncia, per assestarsi in mattinata a 2.315 dollari.
Non rallenta la corsa dei prezzi del petrolio. Anche questa mattina le quotazioni registrano un segno più sia del Wti, che segna +0,21% a 85,61 dollari, sia del Brent che guadagna lo 0,23% a 89,56 dollari al barile. Il greggio quotato a Londra è arrivato ieri a un passo dai 90 dollari al barile.
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