Un continente strategico per l’Italia, con le sue tensioni irrisolte e un prepotente boom demografico ed economico, di fatto la porta sud dell’Europa da dove entrano idrocarburi e migranti. Sergio Mattarella torna in Africa per una visita di Stato in Costa d’Avorio che conferma quanto il continente sia tornato al centro dell’interesse dell”Italia dopo anni di disattenzione che hanno permesso ad altri Paesi (alcuni europei ma soprattutto a Cina e Russia) la penetrazione economica e politica dell’area. Un continente che si trova a due passi dai confini sud dell’Europa e che il presidente della Repubblica ha messo da anni nel radar del Quirinale e che oggi, con il piano Mattei del governo, torna in cima ai dossier di politica estera di Roma. Il capo dello Stato è arrivato ad Abidjan per una visita di Stato, la prima in assoluto di un capo di Stato italiano nel Paese. Si tratta – spiegano dal Quirinale – di “un segnale di grande attenzione e di un messaggio politico chiaro” all’Africa occidentale che sarà completato con una missione a seguire nel vicino Ghana dove Mattarella si sposterà giovedì 4 aprile.
Con grande attenzione alle politiche di cooperazione (soprattutto istruzione e mondo giovanile) si arricchisce così la geografia politica del presidente che ha già visitato negli anni scorsi il Kenya, lo Zambia, il Mozambico, l’Etiopia e l’Algeria. Costa d’Avorio e Ghana sono due Paesi importanti della regione e rappresentano una cerniera fondamentale con una zona turbolenta come quella del Sahel dove il fondamentalismo islamico, cellule terroristiche e flussi d’immigrazione illegale sono osservati con particolare attenzione dai servizi del mondo occidentale. Costa d’Avorio e Ghana, sempre parametrati agli standard africani, sono due democrazie che offrono economie dinamiche e aperte ed è quindi facile il dialogo politico. In Costa d’Avorio è già presente l’Eni e Mattarella, dopo gli incontri politici del primo giorno, visiterà anche un impianto della società petrolifera italiana, la stazione di pompaggio di Baleine. Se molta attenzione verrà dedicata a un tema molto sentito nei due Paesi ovvero l’istruzione, per Mattarella sarà inevitabile un round up su tutti i principali dossier internazionali, dall’Ucraina al Medio oriente. Più in particolare sarà affrontato il tema della sicurezza e della protezione delle rotte commerciali marittime: il presidente infatti visiterà anche in Ghana il Pattugliatore d’altura ‘Bettica’ della Marina Militare italiana, impegnato in operazioni di monitoraggio nel Golfo di Guinea, nell’ambito di un programma di lotta alla pirateria.
Al suo arrivo ad Abidjan per Mattarella un colloquio politico con il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara. Sempre nella prima giornata della visita in Costa d’Avorio al presidente verranno consegnate le chiavi del distretto di Abidjan, un riconoscimento prestigioso in passato attribuito anche ai Presidenti francesi Emmanuel Macron e Francois Hollande. Stesso copione nella prima giornata della visita in Ghana: venerdì 5 aprile, in mattinata, ci sarà il colloquio con il Presidente, Nana Addo Dankwa Akufo-Addo, che in serata gli offrirà un pranzo di Stato. Nel pomeriggio Mattarella visiterà il Castello di Christiansborg, uno dei tanti tra quelli dislocati sulla costa dell’Atlantico da cui in passato partivano le navi di schiavi. Si tratta di un omaggio per onorare la memoria delle vittime della terribile tratta di esseri umani che per secoli afflisse l’Africa, in particolare la parte occidentale.
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